buongiorno a tutti!!! scusate se ho abbandonato il mio blog ... ma ... non avendo il computer con il collegamento ad internet e ... essendo nella fase degli esami ... sono un pò imegnata!!!
allora ... eravamo arrivati a parlare di ... ??? an si ... vi avevo GENTILMENTE chiesto di leggere la storia di Hansel e Gretel ... l'avete fatto??? spero di si ... anche perchè oggi parleremo proprio di questo ...
Questa fiaba inizia in modo molto realistico, ponendo in primo piano due importanti realtà: la povertà e le privazioni, le quali contribuiscono a peggiorare il carattere dell'uomo, rendendolo più egoista, meno sensibile alle sofferenze altrui e quindi incline a commettere cattive azioni.
Le fiabe esprimono in parole e azioni ciò che succede nella mente dei bambini, rispecchiando l'ansia dominante in loro, ossia l'abbandono.
La madre rappresenta la fonte di ogni cibo, e quindi è lei che viene percepita come la persona che li abbandona, in una sorta di deserto.
L'ansia e la profonda delusione del bambino, quando la madre non è più disposta a soddisfare tutte le sue esigenze orali, lo inducono a credere che sia improvvisamente diventata disamorata, egoista e frustrante.
Prima che il bambino abbia il coraggio di affrontare quel viaggio che è l'impresa di trovare se stesso, di diventare una persona indipendente mediante la conoscenza del mondo, può prendere l'iniziativa solo cercando di tornare alla passività, di garantirsi una gratificazione eternamente dipendente (meccanismo di difesa:regressione).
Il tentativo di affrontare la vita mediante la regressione ed il rifiuto, riducono la capacità dell'individuo di risolvere i problemi ( hansel segnando il cammino con le briciole di pane si appropria del rifiuto e della regressione, avendo come obiettivo il ritorno a casa).
La storia di Hansel e Gretel esprime le ansie e la necessità di apprendere del bambino piccolo che deve superare e trasformare i suoi primitivi desideri incorporativi e, quindi, distruttivi.
Questa fiaba conferisce un'espressione simbolica a queste esperienze interiori direttamente collegate alla madre. Il padre rimane, quindi, una figura indistinta e incapace per tutta la storia, cosi come appare il bambino durante il primo periodo della sua vita.
Nessun commento:
Posta un commento